Cefalea e Omeopatia
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Introduzione e sintomi
Con Cefalea si intende qualunque mal di testa, le cui cause possono essere sconosciute (cefalea essenziale) oppure riconducibili a patologie generali o specifiche delle strutture anatomiche del capo sia intra, sia extracraniche.
Benché le cause di cefalea siano molteplici, è tuttavia possibile che alla base di esse ci sia un meccanismo comune, consistente in una ipersensibilità dei recettori periferici e centrali a mediatori dell'impulso nervoso, attivi anche sulle pareti dei vasi. Da ciò deriverebbe che sia le cefalee di origine vascolare, per vasospasmo e successiva dilatazione, sia quelle nevralgiche, possono essere ricondotte ad una stessa causa funzionale.
In questa sezione noi ci occuperemo essenzialmente di due tra le più comuni forme di cefalea, vale a dire quella muscolo-tensiva e la cefalea vasomotoria.
La cefalea muscolo-tensiva, detta anche gravativa o posteriore, per le sue modalità di presentazione e la tipica localizzazione iniziale – occipitale – origina da un'eccessiva tensione dei muscoli del viso e del collo spesso scatenata da situazioni di stress, tensione e, tra i mutamenti atmosferici, in particolare clima freddo-umido. In soggetti che ne sono affetti spesso si evidenzia una tipica verticalizzazione del tratto cervicale della colonna vertebrale.
La cefalea vasomotoria, detta invece fronto-temporale o anteriore, per la sua prevalente localizzazione, si manifesta con crisi dolorose e violente talvolta precedute da sintomi premonitori (aura) e molto spesso accompagnate da sintomi digestivi. La più comune tra queste, con localizzazione in generale ad un'emifaccia, è l'emicrania.
La medicina tradizionale cura questi due tipi di cefalea in maniera diversa ma sovente quasi esclusivamente sintomatica, sebbene faccia rientrare la forma muscolo-tensiva in sindromi ansioso-depressive, che sembrano dunque giovarsi dell'assunzione di farmaci diretti più che al sollievo del dolore a quello del tono dell'umore.
Nell'emicrania, invece, oltre a potenti farmaci vasocostrittori, si fa anche attenzione a circostanze alimentari, comportamentali e ormonali che sembrano favorire il sopraggiungere delle crisi, al fine di precederle, oppure di intervenire, comunque, il più precocemente possibile.
Omeopatia per la cura della cefalea: rimedi omeopatici
Ancora una volta le cure omeopatiche hanno un duplice scopo, quello cioè di intervenire in acuto per attenuare presto e bene gli sgradevoli sintomi di cefalea, con rimedi che, come sempre, terranno conto soprattutto delle circostanze in cui più facilmente si verificano le crisi (esposizione a vento freddo, correnti d'aria, umidità e capelli bagnati; stati di irritabilità, dispiaceri e frustrazione; libagioni eccessive o caratterizzate in quantità da cibi che possono favorire l'origine di disturbi; surmenage psichico e/o fisico, perdita di sonno, traumatismi locali, o sforzi che abbiano gravato sulla zona, ecc) riuscendo così, già a partire da questi stati, a fare una terapia causale o eziologica che, proprio per tali motivi, si mostrerà presto risolutiva.
Ma ancor più, e ancor meglio, l'omeopatia fornisce i migliori servigi nella prevenzione del ripetersi dei disturbi, proprio perché in grado di effettuare uno studio sempre molto approfondito, e unitario, della persona, che permetterà di verificare condizioni complessive - dell'intero organismo cioè - in grado di favorire il continuo ripetersi dei disturbi. Inoltre il vantaggio delle cure omeopatiche sarà anche quello che, a differenza di quelle tradizionali, per lo più solo sintomatiche, cercando di agire sempre sulle possibili cause dei disturbi (circostanze scatenanti, o condizioni complessive predisponenti) non sarà gravata da quel fenomeno di rimbalzo (rebound) che si verifica alla sospensione di ogni semplice sintomatico, e che in questi casi favorirà quindi il ripresentarsi dei sintomi.
Tra i rimedi omeopatici più spesso utilizzati in acuto, ricordiamo oltre al sempre valido Belladonna (mal di testa pulsante aggravato da luce, rumore e movimento), Nux vomica in quei casi provocati da libagioni eccessive o consumo smodato di alcolici, caffè, come anche, però, esposizione a vento freddo; Dulcamara, rimedio principe di tutti i disturbi provocati dall'esposizione al tempo umido; Rhus tox per le conseguenze legate ad affaticamento eccessivo della parte e Arnica, invece, come rimedio di traumi, anche datati, della regione cervicale; Actea racemosa, infine, è spesso indicato nelle crisi che hanno attinenza con le mestruazioni delle donne, e in particolare che si accentuano con l'aumentare del flusso, a differenza di Lachesis in cui le crisi, invece, nelle medesime circostanze, si attenuano.
Omeopatia per la cura della cefalea: approfondimenti
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