Attacchi di panico e Omeopatia
« L'Omeopatia per la cura degli attacchi di panico »
Introduzione e sintomi
Con attacchi di panico s'intende una manifestazione d'ansia in forma acuta e particolarmente intensa, caratterizzata da una sensazione improvvisa di fame d'aria, palpitazioni, confusione mentale, debolezza e tremori degli arti, che può giungere fino alla sensazione imminente di perdere i sensi (lipotimia), e accompagnarsi ad altre modificazioni del sistema nervoso autonomo, coinvolgenti in particolare termoregolazione ed apparato gastrointestinale.
Queste reazioni possono comparire improvvisamente, così come prima di gare e competizioni, o impegni avvertiti come particolarmente importanti; possono verificarsi ancora in spazi aperti, luoghi affollati, spazi ristretti o luoghi elevati, così come in situazioni di socialità e convivialità che generano imbarazzo o pudore. Si calcola che circa il 10% della popolazione abbia avuto almeno un attacco di panico nel corso della sua esistenza.
Alla base degli attacchi di panico ci sarebbero conflitti interiori irrisolti che generano tensioni le quali, in determinate situazioni, rievocano sensazioni di minaccia o di profonda insicurezza.
La terapia tradizionale si basa sull'uso di antidepressivi inibitori della ricaptazione della serotonina, e ansiolitici come le benzodiazepine.
In questi casi, inoltre, può risultare utile la psicoterapia.
Omeopatia per la cura degli attacchi di panico: rimedi omeopatici
La cura di prevenzione degli attacchi di panico è la stessa di quella dell'ansia, alla quale rimandiamo, almeno in parte, per evitare inutili ripetizioni. Qui di seguito ci soffermeremo, invece, sui principali rimedi, in acuto, che in omeopatia si differenziano essenzialmente sulla base delle circostanze che generano l'attacco di panico.
E così prima di gare o impegni importanti un rimedio frequentemente utilizzato è Gelsemium, che si caratterizza per lo stato di obnubilamento e il tremore, avvertito tanto a livello degli arti quanto interiormente. Rimedio utile sempre in queste situazioni, ma ancor di più in luoghi affollati, spazi aperti, luoghi ristretti o posti elevati è Argentum Nitricum, in cui è la presenza di sintomi viscerali, particolarmente a carico dell'apparato intestinale (diarrea), che prevale su altri aspetti tipici degli attacchi di panico.
Ignatia invece è indicata in persone timide o timorose, che presentano una certa insicurezza di fondo soprattutto al cospetto degli altri e anche del sesso opposto, mentre Thuja è il rimedio di stati acuti d'ansia scatenati da malesseri passeggeri.
Ricordiamo infine Aconitum e Arsenicum: il primo si caratterizza per la rapidità d'insorgenza dei sintomi e la loro intensità - tanto da generare una sensazione di morte imminente - soprattutto nelle costituzioni più floride e reattive; il secondo, invece, lo troveremo più spesso in costituzioni esili o che hanno subito un dimagrimento per via di patologie croniche o intercorrenti, e che presentano questi stati di agitazione soprattutto nelle ore notturne e in alternanza a fasi di estrema prostrazione e sfiducia.
Calcarea Carbonica, Phosphorus, Pulsatilla, Lycopodium e Silicea saranno tra i rimedi di prevenzione maggiormente indicati in persone che hanno bisogno delle suddette sostanze in acuto, e che presenteranno questa predisposizione in relazione ad aspetti distintivi sui piani temperamentali e caratteriali, a loro vota condizionati dalla costituzione anatomica di provenienza.
Proprio per questo, a differenza della terapia farmacologica tradizionale, più diretta alla sola attenuazione dei sintomi, ma spesso complicata da importanti effetti secondari, l'omeopatia si prefigura, in questi casi, come vera terapia delle cause, di quei conflitti irrisolti, cioè, che sono alla base di reazioni sproporzionate e incompatibili, nel tempo, con una esistenza ottimale.
Omeopatia per la cura degli attacchi di panico: approfondimenti
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